I VOSTRI RACCONTI, DELLA VOSTRA ESPERIENZA ALLA 150 S-MILES
Ecco i racconti che ci avete mandato della VOSTRA 150 S-MILES...
RACCONTO DI DAVID PIOVANO - DEGLI ORCHI TRAILERS ASD
Domenica di pioggia.
Per caso vengo a sapere che ci si può iscrivere alla 150-Smiles, evento “gravel” organizzato da Ciclocentrico del settembre successivo ad un prezzo promozionale, ancora per pochi giorni. Un breve giro di messaggi ed in poche ore ci troviamo iscritti in otto orchi. A questo punto emergono un po’ di domande. Si, ma esattamente,che cosa è questa 150 Smiles? Ok, un evento ciclistico autogestito ma poi nel concreto? Qualche click sulle foto delle edizioni precedenti, sul percorso e sulle principali disposizioni del regolamento per farmi una vaga idea ma poi chiudo e dico che ho quasi un anno per approfondire. Si vedrà.
Troppo in fretta arriva settembre 2023 e la partecipazione all' evento è ormai imminente. Degli 8 iscritti a novembre manca il nostro grande amico Paolo che se ne è andato via troppo in fretta, pedalando troppo forte, lasciandoci un vuoto enorme, troppo presto. Mancano tanto la sua risata fragorosa, la sua indole positiva e allegra, il suo spirito di accoglienza e condivisione. Alla partenza, il 16 settembre, siamo quindi in sette. Oltre a chi scrive ci sono Andrea (OrcoCamola), Marcello (OrcoCiccillo), Antonio (Ogredoctor), Gabriella (Orco730), Giuseppe (OrcoGreg) e Gaetano (OrcoMegaflex) che ha sostituito in extremis l' impossibilitato Christian. Affronteremo un percorso di 220 km circa (150 miles, appunto) che ci porterà dall'inizio della Valsusa fino alle prime colline del Roero e poi tornare passando per il centro di Torino e l’hinterland nord. Dopo i preparativi, alle 8 siamo pronti per partire. Al gruppo Orchi si unisce il simpatico Davide, vicentino, supercicloviaggiatore con cui si crea da subito una sintonia di vedute…e bevute.
La partenza è sotto la pioggia, che si somma a quella dei giorni prima e contribuisce a rendere fangosi gli sterrati iniziali fino a Rivalta. Fango a parte la pioggia non crea troppi problemi, non fa ancora troppo freddo e va bene così. Dopo il passaggio davanti alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, scorrono veloci le ciclabili e gli sterrati della pianura. Il primo check point è a Carignano, dopo infinite varianti campagnole.
Ne approfittiamo per mangiare qualcosa e assaggiare la birra di un produttore locale che ha messo uno stand proprio lì. Il cielo è sempre grigio ma per il momento altra acqua è scongiurata. Ripartiamo in direzione Villastellone e poi, sempre molto gradualmente verso le prime colline del Roero, toccando le belle Ceresole d’Alba, Monteu Roero e infine Montà. In questo tratto il paesaggio è più vario alternando boschi e i primi vigneti, salite brevi ma toste e discese rese viscide dal fango. Poco prima di Montà, giro di boa della 150 Smiles, ricomincia a piovere. Ci fermiamo al check point in piazza e la pioggerella si trasforma in pioggia vera e abbondante. Non abbiamo molte alternative, ci copriamo, inforchiamo le bici e affrontiamo gli ultimi 10 km verso Pralormo, la nostra meta di oggi. Arriviamo fradici all’hotel ma una bella doccia ci rimette al mondo. Poi è solo più questione di cosa mangiare e soprattutto bere…stasera non si deve guidare, quindi ci stanno sia aperitivo che birra media!
Ma prima di andare a dormire mi aspetta una bella sorpresa, in vista del mio compleanno, fissato dalla sorte nella giornata di domani, i compari di viaggio mi fanno trovare una torta con tanto di candeline. Non me l’aspettavo, lo giuro. Grazie a tutti, è stato un bel modo di festeggiare gli anni che, maledetti, scorrono via velocissimi.
Domenica 17 settembre. Partiamo di buon mattino, la giornata è grigia ma il meteo promette niente pioggia. La compagine è gasatissima, tutti con la sgargiante maglia degli Orchi che, quando siamo in gruppo, crea l’effetto formazione a testuggine delle legioni romane. Ma noi veniamo in pace, vogliamo solo staccare la testa per un paio di giorni da routine e pensieri; questa 150 Smiles ci sta dando questa bella opportunità e la stiamo cogliendo a pieno. Imbocchiamo le solite strade di campagna, silenziose e fangose verso Poirino, poi di nuovo un po’ di collina nel territorio chierese, il passaggio per il castello di Moncalieri subito siamo in città. Il Po aiuta i ciclisti nell’attraversamento della parte più urbanizzata ma è domenica mattina ed incrociamo continuamente ciclisti, corridori, camminatori, pattinatori, gente a passeggio col cane, e varia umanità. In breve passiamo il centro e facciamo tappa al rinnovato motovelodromo intitolato al grande Fausto Coppi. Mangiamo qualcosa, beviamo la prima birretta di giornata e via, verso i parchi della zona nord. La folla si dirada, aggiriamo le varie confluenze dei due fiumi che incrociano il Po, alterniamo la periferia un po’ desolata e sporca con zone industriali e parchi urbani fino ad arrivare a Venaria, ultimo check point e foto di rito davanti alla Reggia. Passiamo nel parco della Mandria e poi via via Druento, Pianezza, Caselette senza quasi toccare asfalto. Dopo Caselette arriviamo a Rosta, siamo all’inizio della Valsusa, comincia a vedersi la Sacra di San Michele, sotto di lei c’è la nostra meta finale. Imbocchiamo la bellissima nuova ciclovia francigena passando l’Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso, Avigliana e Sant’Ambrogio. Purtroppo un maledetto imprevisto non ci permette di arrivare al bicigrill di Chiusa di San Michele tutti insieme, ma a distanza di meno di un'ora siamo radunati attorno a un tavolo per un'ultima birra e sotto gli striscioni per una foto finale che sicuramente rimarrà impressa nella mente di tutti noi per molto tempo!
Abbiamo vissuto in due giorni un condensato di viaggio a “km zero” fatto di km (miglia) pedalati, fango, ciclabili, strade secondarie, natura, storia, arte, silenzi, odori, sudore, pioggia, e anche, perchè no, rifiuti, periferie anonime e noiosi tratti nel nulla della campagna.
Abbiamo condiviso fatica, imprevisti, problemi meccanici, dolori articolari vari, ma anche e soprattutto chiacchierate, scherzi, risate (Smiles…), progetti futuri… e bevute.
E quindi alla fine che cosa è questo 150 S-miles? che cos’è questo “gravel”?
La vera risposta è: e chi se ne importa di capire che cosa è ? la bicicletta ci ha fatto vivere tutto questo e tanto ci è bastato, alle etichette ci pensi qualcun’altro.
W gli Orchi!
Ecco il link al loro sito dove trovate il racconto!
https://gliorchi.blogspot.com/2023/09/bici-gravel-150-miles-to-16-17.html
IN BICI SI FANNO AMICI ( di Andrea Galparoli)
Nel 2022 ho partecipato per la prima volta ad una manifestazione in bici come la 150 S-MILES: ho sempre organizzato da solo i miei tour cicloturistici con moglie e figlio, seguendo i gusti di tutta la famiglia. Ma la voglia di sperimentare itinerari diversi e più sfidanti, dove la famiglia non mi avrebbe seguito, mi ha portato a Chiusa San Michele la sera prima della partenza, a cenare assieme ai partecipanti già presenti, tutti sconosciuti tranne Valerio e Max.
Il fato, o la Provvidenza (come penserebbe Manzoni), mi hanno fatto sedere di fronte a Robert, accompagnato dalla moglie Monica, mentre io ero seguito dal figlio adolescente attirato dalla prospettiva della buona cena. C’è stato subito feeling e dopo le presentazioni abbiamo chiacchierato per tutta la sera.
La mattina dopo ci siamo ritrovati alla partenza, senza esserci messi d’accordo in anticipo. Robert partiva da solo come me e mi ha proposto di fare un pezzo di strada insieme. Nonostante le molte diversità tra noi, per tipo di bici, equipaggiamento, esperienze fatte, struttura fisica e quant’altro, abbiamo scoperto di pedalare facilmente allo stesso ritmo, completando a vicenda la sua esperienza in questo tipo di manifestazioni e la mia conoscenza dei luoghi, visto che lui veniva da un’altra regione mentre io lungo il percorso ho potuto vedere casa mai da lontano e fare un po’ il cicerone.
Siamo stati inseparabili per tutti i due giorni, pedalando lungo il percorso, nelle soste dove lo raggiungeva Monica in auto e anche in albergo, avendo prenotato entrambi nello stesso (sempre grazie alla Provvidenza). Un pezzo di strada con noi l’ha fatto anche mio figlio, che non si era iscritto a causa di impegni scolastici.
Abbiamo parlato tantissimo, grazie anche al clima molto favorevole, scoprendo somiglianze e diversità nelle nostre esperienze.
Al termine dei due giorni, che per me sono stati la prima esperienza di un percorso gravel, ero entusiasta ed abbiamo deciso di prolungare la conoscenza trovandoci a cena nella piazza della mia città, noi due con le nostre mogli.
La magia di questo incontro inaspettato si è prolungato per un anno, incontrandoci alcune volte in situazioni diverse, fino a ritrovarci di nuovo in sella per la 150 S-MILES 2023.
L’esperienza è stata totalmente diversa, nonostante il percorso sia stato in gran parte identico all’anno precedente, tranne le belle varianti migliorative soprattutto dell’ultima parte. La pioggia e il fango del sabato hanno trasformato completamente la percezione dei luoghi attraversati e le sensazioni trasmesse dal percorso, ma il piacere di pedalare insieme è rimasto lo stesso, soprattutto il primo giorno in cui eravamo soli. La sera del sabato, infatti, mio figlio ci ha raggiunti in albergo con la sua e-bike, e ha pedalato con noi tutta la domenica. Abbiamo finito l’esperienza trascinando il nostro amico a dormire a casa nostra, perché non restasse da solo a dormire al Bicigrill. Peccato che i miei copertoni abbastanza stretti mi abbiano lasciato in regalo una costola ammaccata a causa di un paio di cadute per il fango, ma me ne sono accorto solo i giorni successivi, tanta era la voglia di vivere intensamente l’avventura del percorso.
Con Robert non ci sentiamo spesso, ma continua la magia delle coincidenze, per cui se io gli scrivo che il giorno dopo sarò a Milano, scopro che lui è li per un trial di 60 km e da un giorno all’altro mi iscrivo anche io.
Pensate che gli incontri si facciano a caso? Io preferisco credere che ci sia una Divina Provvidenza anche per noi ciclisti. E sicuramente opera durante le edizioni della 150 S-MILES!
Così la mia mano finì sulla locandina dell'evento!
Racconto by Marco
...eravamo più o meno al kilometro 30 quando il freno anteriore ha smesso di fare il suo mestiere. Abbiamo provato a pulire il disco, tirare il filo, regolare le pastiglie ma niente...ho provato a proseguire ma a peggiorar la situazione, la forcella ha iniziato a sfarfallare stranamente. Proprio non un buon segno. Provo a continuare ma non ho buone sensazioni. Decido per la sosta tecnica. Chiedo ai miei amici Cleto e Giovanni di proseguire con la promessa che li avrei raggiunti in giornata per concludere insieme il giro entro notte (illuso).
Sosta forzata da Stroppa Cicli ad Orbassano – che colgo l'occasione e ringrazio per la professionalità e per la disponibilità – cambio pastiglie, filo, guaina, set ripristinato e via...accumulata più di qualche mezz'ora di ritardo, dopo qualche chilometro, nei dintorni di Stupinigi, in mezzo ai campi, mi accodo a due amici viaggiatori “Ciao, vi dispiace se faccio un po’ di strada con voi!?”. Mi accolgono in gruppo. Parla di qui, scherza di la, assaggia il drink dello sponsor Sete25...e sul più bello…uno dei nuovi compagni di viaggio buca. Ci si aspetta, la ripara, ma dopo poco la ruota si sgonfia...e proprio lì, mentre tira fuori la pompa di riserva, tra un bitter e una latticizzata, arriva il fotografo ufficiale dell'evento che immortala il momento e la mia mano in primo piano a far da cavalletto. Ogni volta che la vedo, mi ricorda quanta acqua abbiam preso quel week-end, quanto è stato bello il percorso, le vigne del Roero, la notte a Cherasco non pianificata, il passaggio per Torino, l’ospitalità dei colleghi viaggiatori, l'arrivo a San Michele tra la folla del mercato...
Ciao amici, al prossimo 150 S-Miles